U.S. Salernitana 1919 - Una sola fede, un solo simbolo!

Notizie brevi e curiosità

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roberto eder
view post Posted on 17/12/2009, 13:55




noi stiamo ancora aspettando di festeggiare i 90 anni... dal 19 giugno 2009! GRAZIE INSTITORE PER QUEST'ALTRA VERGOGNA! INSTITORE BASTARDO VIA DA SALERNO!!!
 
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Adalgiso Onesti
view post Posted on 18/12/2009, 19:24




Bologna: via team manager Maglione
Considerato vicino a Moggi, incarico durato solo tre mesi
18 dicembre, 18:04

(ANSA) - BOLOGNA, 18 DIC - Il Bologna ha licenziato il team manager Francesco Maglione, considerato vicino a Luciano Moggi. E' rimasto in societa' solo tre mesi. Una decisione da mettere in relazione all'arrivo in societa' di Luca Baraldi, nuovo dg, che aveva invitato la societa' a scegliere fra la sua linea o quella dell'ex dg juventino, amico di Renzo Menarini. Il dirigente accompagnatore della prima squadra sara' Pier Giovanni Ricci, ex dg e rimasto in societa' come componente del cda.


Un plauso alla tifoseria bolognese che non si è messa a 90° davanti al suo carnefice.
 
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Non un passo indietro!
view post Posted on 20/12/2009, 10:31




100 anni di Casale Calcio!!!

18 Dicembre 1909. 100 anni.
Una data che sembra perdersi in un tempo antico e di cui oggi rimangono gli eleganti edifici in stile liberty e le serate dei Caffè cittadini immortalate su foto in bianco e nero ormai consunte.
La storia del Casale Calcio incomincia in questo periodo storico in un contesto sportivo in cui gli sport “sferistici” sono i più in auge.
Ma dove muove veramente i primi passi la sua storia centenaria?Chi ne sono i protagonisti?
Tutto ha inizio in un’aula di una nota scuola cittadina: l’Aula 1 dell’Istituto Tecnico Leardi alle ore 17,15 del 18 Dicembre 1909 per l’appunto.
In realtà il terreno era già stato preparato alcuni mesi prima dal Professore del medesimo Istituto Leardi, Raffaele Jaffe, rimasto entusiasta nell’assistere ad una partita di football giocata dai suoi allievi.
All’assemblea nell’Aula I davanti ad alcuni studenti dello stesso Jaffe (Cavasonza e Gallina fra tutti) e del Preside del Leardi Gerolamo Occoferri (futuro presidente onorario della Società) venne fondata una squadra di calcio con l’intento di far risorgere l’ex-squadra cittadina fondata dagli stessi ragazzi del Leardi pochi anni prima, la Robur F.B., poi disciolta.
Ma il fine principale era soprattutto quello di contrapporsi agli acerrimi cugini della Pro Vercelli. Anche la scelta del colore delle maglie era finalizzato in tal senso: il nero per contrapporsi al bianco della Pro. La stella bianca sul petto fu un’idea di Luigi Cavasonza dopo averla ricavata da un quaderno; appuntata con una spilla, la mitica stella, avrebbe dovuto infatti sostituire due fastidiosi legacci rosso e verdi attorcigliati sulle maniche della precedente divisa di gioco.
In quel periodo il nord-ovest del Paese era il centro del nascente movimento calcistico italiano.
Genoa, Pro Vercelli e le squadre di Milano e Torino, erano le formazioni più forti, e ben presto a questo gruppo si aggiunse anche il Casale, ammesso alla Prima Categoria (la massima serie) nel 1911.
In questo contesto si inserisce l’evento che farà salire Casale come città e squadra alla ribalta delle cronache sportive: nel maggio 1913 il Casale divenne la prima formazione italiana a sconfiggere una team professionistico inglese.
Il Casale infatti battè il Reading, in tournèe in Italia, col punteggio di 2-1 (gol casalesi di Gallina II e Sarasso, Joe Bailey per gli inglesi). Il Reading, dopo quella sconfitta, andò comunque a vincere tutte le altre amichevoli del suo tour italiano, sconfiggendo Genoa, Milan, la Pro Vercelli e addirittura la Nazionale di calcio italiana.
L’anno venturo (stagione 1913-1914) il Casale cominciò la stagione fermamente convinto di poter giocare per il traguardo massimo nella maggiore competizione nazionale combattendo ad armi pari con rivali più blasonate, in particolar modo la Pro Vercelli. Il terreno di gioco non era più il campo del “Vecchio bersaglio” (per intenderci dove oggi c’è la “Cartomoderna”, campo dalle dimensioni ridotte di 46 x 90m), la squadra ne inaugurò infatti uno nuovo (in località Furnasetta, dove adesso sorge la concessionaria Citroen) di dimensioni regolari (60 x 105m) e conquistò, insieme al Genoa, la prima posizione nel girone Ligure-Piemontese; la Pro Vercelli era dietro. Per la cronaca nella partita inaugurale del nuovo campo l’avversario di turno fu il Savona che venne sbaragliato con un netto 4-0.
Contrariamente a quanto si può pensare (all’epoca al massimo campionato non partecipavano solo 2-3 squadre..) il Casale arrivò alla finale decisiva per il titolo dopo aver sconfitto molte squadre nel raggruppamento Nord-Italia dove i nerostellati ebbero la meglio su Genoa, Inter e Juventus.
In finale fu la volta della Lazio superata nettamente con un complessivo 9 a 1 (7-1 all’andata e 2-0 al ritorno a Roma).
Casale Monferrato divenne così, se si esclude la Novese che vinse nel 1922 il torneo FIGC al quale però non parteciparono molte squadre importanti, la più piccola città d’Italia a vincere un campionato di calcio. Gli elementi di spicco della squadra erano Barbesino ed il trio centrale d’attacco Mattea, Gallina II, Varese, che costituiscono un’autentica macchina da goal. La stessa Nazionale si avvalse in blocco dei tre attaccanti.
Dopo la Prima Guerra Mondiale e la costruzione di un nuovo campo da gioco (il Natal Palli inaugurato il 20/09/1919), il Casale restò ancora nella massima serie per una ventina d’anni, finché nel 1934 disputò per l’ultima volta la Serie A.
Erano gli anni del mitico Umberto Caligaris che vestì la gloriosa maglia nerostellata dal ’19 al ’28 per poi trasferirsi alla Juventus e diventare uno dei più grandi terzini della storia della Nazionale di Calcio. Ma erano anche gli anni di Eraldo Monzeglio anche lui monferrino e in Azzurro e anche lui giocatore fenomenale.
Da quel 1934 la storia calcistica del Casale a livello Nazionale subì un lento ed inesorabile declino che portò la squadra a giocare nelle serie inferiori. Ormai il calcio era diventato uno sport popolarissimo e le grandi città se ne sarebbero impossessate schiacciando definitivamente, tranne alcune sporadiche eccezioni, i sogni e la passione delle città medio-piccole.
Da qui in poi saranno anni in chiaroscuro per il Casale fino al 1973 quando si tornò alla ribalta nazionale per la fusione con la Junior, seconda squadra di Casale Monferrato, con la nuova denominazione di Juniorcasale (mantenuta fino al 1978-1979). Sono gli anni della serie C ad alti livelli, di Fait, di Gilardino, del “motorino” Legnani del Presidente Cerutti, dello scontro con l’Udinese con i sogni di Promozione in uno stadio stracolmo. La gara la vinse il Casale per 1-0 ma la Promozione a fine anno andò alla corazzata friulana.
Dopo l’abbandono di Cerutti e la ripresa della denominazione A.S. Casale, la squadra si barcamena fra la C1 e la C2 con solo due stagioni in Interregionale fino al 1993. Sono gli anni di capitan Luxoro, Weffort, Col, della bandiera Stefano Melchiori (che a più riprese anche dopo tornerà in nerostellato dimostrando il suo attaccamento viscerale a questa maglia). L’anno del 1993, si diceva, è quello del fallimento legato al presidente Bocci che porterà il Casale in Eccellenza.
I nostri in realtà avrebbero voluto ripartire dal Campionato Nazionale Dilettanti ma la mancanza di licenze libere li costrinse a riprendere dall’Eccellenza piemontese appunto. Da qui in poi è storia dei nostri giorni: 3 anni di Eccelenza, la risalita in serie D, la sfida testa a testa e da neopromossa con la Biellese nel campionato 96/97 che avrebbe forse tirato fuori subito la gloriosa maglia nerostellata dal fango della D. E invece no.
Dopo la conquista di una Coppa Italia Dilettanti nella stagione ‘98-’99 in finale col Latina si continua l’agonia dillettantistica sino allo spiraglio di luce del campionato 03/04 dove davanti a 1500 casalesi in trasferta a Voghera il Casale riassapora il professionismo con la promozione in C2. Seguono due anni difficili sia a livello societario (sotto la gestione Coppo) che sportivo. Il Casale retrocede nel 2005/2006 dopo un campionato segnato già dall’inizio per problemi economici. Ed è di nuovo D fino ad oggi.
In mezzo ci stanno i play-off vinti, il ripescaggio vigliaccamente e inguistamente negato dalla Federazione e una società nuova che nell’anno del Centenario cerca di riportare questa Società nel contesto sportivo che gli compete con un progetto triennale.
Se ci riusciranno lo vedremo a breve.
Per ora mi preme solo, insieme alla Redazione di Nerostellati.it, di fare gli auguri a questa storica maglia che tanto ha dato alla città e al territorio e a noi tutti che ogni domenica, come da 100 anni, gridiamo ancora: FORZA CASALE!!!FORZA NERI!!!
(nerostellati.it)



La stella sul cuore splende da 100 anni

Paolo Gilardino, calciatore con la più lunga militanza nerostellata, il super appassionato Gianfranco Ragni (Tato) deceduto di recente, Dario Trombin, il portiere più presente, sono tra i soggetti citati sul libro scritto in occasione dei 100 anni della stella casalese. La presentazione dell'opera è avvenuta venerdì sera alle ore 19 presso l'aula magna dell'istituto Leardi, luogo in cui sorse il Casale calcio il 18 dicembre 1909. Presenti per l'occasione decine di giocatori che hanno scritto la storia, mentre per la serata del centenario ne sono previste centinaia, infatti sono stati invitati tutti gli oltre ottocento giocatori rimasti in vita ad aver militato con la casacca casalese. Con oltre 1000 pagine, all'interno del libro vi sono migliaia di fotografie, tabellini, record di presenze, di reti dei giocatori, oltre ad aneddoti vari che hanno scritto la storia nerostellata.
Sono intervenuti il conduttore radiofonico Paolo Cavallone, che ha presentato la serata, nonchè Paolo Filippi e l'assessore allo sport Federico Riboldi, che hanno raccontato diverse testimonianze più o meno recenti sul passato della squadra casalese.

Dal presidente del Casale Francesco Rocco la promessa del ritorno a breve tra i professionisti.
Le celebrazioni proseguiranno l'11 dicembre con il convegno "Casale - Inter, un'amicizia di vecchia data" a cui interverrà l'amministratore delegato interista Ernesto Paolillo; venerdì 18 dicembre la serata principale al Palaferraris, mentre domenica 20 dicembre sarà celebrata al Ronzone una messa a cui seguiranno una processione fino al Natal Palli e la benedizione del campo di gioco e della squadra.
(cinghialecasale.blogspot.com)
 
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Anymore1979
view post Posted on 20/12/2009, 14:25




si ma devono festeggiare l'anno prossimo...questi non capiscono niente.
 
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Adalgiso Onesti
view post Posted on 20/12/2009, 18:25




CITAZIONE (Anymore1979 @ 20/12/2009, 14:25)
si ma devono festeggiare l'anno prossimo...questi non capiscono niente.

eh! Ma che vuoi, loro non hanno la "fortuna" di avere un pezzo di merda a capo della società che gli spiega come e quando si festeggiano gli anniversari...
 
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roberto eder
view post Posted on 23/12/2009, 20:13




Gigi Cagni
tecnico-blogger
è il primo
del calcio italiano

Il blog rappresenta uno spazio virtuale gestito interamente dal mister bresciano, dove tutti gli appassionati del mondo del pallone possono dire la propria, interagendo e scambiandosi idee, pareri e proposte



Bologna, 23 dicembre 2009 – Le nuove tecnologie a supporto della passione sportiva. Un blog interamente dedicato al calcio in cui parlare liberamente di tutte le tematiche con utenti connessi da tutto il mondo.

E' questa l'idea che è venuta a Luigi Cagni, ex allenatore di Genoa, Sampdoria, Empoli e Parma creando www.gigicagni.it .

Uno spazio virtuale gestito interamente dal mister bresciano dove tutti gli appassionati del mondo del pallone possono dire la propria, interagendo e scambiandosi idee, pareri e proposte.

L'esperimento rappresenta una novità nel panorama italiano, dove molti allenatori hanno si un proprio sito ufficiale, ma non un blog dove dialogare con gli utenti della rete.

Di seguito l'intervista al tecnico-blogger rilasciata alla redazione del Quotidiano Sportivo

Come nasce l'idea di creare un blog?

“E' nata un po' per caso parlando con mia figlia e il suo fidanzato, un programmatore informatico. Mi hanno detto una sera: perché non fai un blog anche tu? L'idea mi è subito piaciuta, essendo una persona che vive di calcio. Così ho accettato la sfida. Non avendo conoscenze specifiche ho delegato a loro la cura tecnica del blog, dedicandomi così completamente alla parte di scrittura”.

Il suo blog si presenta soltanto come un spazio di riflessione sul mondo del calcio?

“Si esclusivamente questo. Al suo interno verranno tratti solo argomenti che riguardano la sfera tecnica, tattica, fisica e psicologica del nostro amato sport. Il tutto condito dalle mie riflessioni personali e dalle esperienze della mia carriera professionale, ormai quarantennale, prima da calciatore e poi da allenatore.”

Uno strumento innovativo di comunicazione a supporto della passione sportiva?

“Decisamente si. Passo sempre per un allenatore vecchio, all'antica, mentre in realtà adoro sperimentare cose nuove. Ad esempio adesso sto prendendo il brevetto di volo e sto imparando l'inglese. Sono molto aperto ai cambiamenti e mi piace accettare nuove sfide. Il blog lo vivo come nuovo strumento che mi permette di interagire con chi come me ama il calcio, anche non essendo un addetto ai lavori”.

Mister, il suo è blog già internazionale?

“Effettivamente ho ricevuto già molti contatti dall'estero. Mi hanno scritto persone dall'India, dagli Usa, dal Guadalupe e da altri stati. E' la riprova che la passione non conosce confini”.

Attualmente lei è senza panchina, c'è qualche offerta all'orizzonte per un suo pronto ritorno a bordo campo?

“No. Al momento non ci sono stati contatti concreti con nessun club”.

Qualora tornasse ad allenare come pensa di utilizzare il suo blog da tecnico di un club?

“Non ho ancora un'idea chiara a riguardo. Nasce come momento di riflessione a 360 gradi sul mondo del calcio, ma non lo precludo come strumento di comunicazione con tifosi e l'ambiente sportivo. Di sicuro però non sarà utilizzato per alimentare polemiche o creare tensioni”.

di Dario Cuomo


fonte: QS
 
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Non un passo indietro!
view post Posted on 26/12/2009, 17:18




Nuovi album Panini, alla Roma assegnati 2 scudetti: i tifosi si infuriano

La Panini, società di Modena che dal 1960 sforna l’album dei calciatori annualmente, ha sempre raffigurato uno o più giocatori sulla copertina dei propri raccoglitori (eccetto due anni fa, in cui erano presenti soltanto due gambe in bianco e nero e un pallone): ebbene, il record di “presenze” lo vanta Francesco Totti (sei le apparizioni per il Pupone), sintomo che la ditta emiliana non ha mai dimenticato Roma e il suo capitano. Niente da fare, è bastato un lapsus, un errore dei più banali, per far infuriare la polemica nella capitale: nella pagina dedicata alla società giallorossa, nel nuovo album dei calciatori 2009/10 (non ancora presentato ufficialmente ma già presente in molte edicole), gli scudetti assegnati sono due, e non tre.

Come è noto la Roma è stata Campione d’Italia in tre occasioni (1942, 1983, 2001), l’assenza di uno dei titoli ha scatenato il passaparola tra le radio locali, subissate di segnalazioni da parte dei supporters. Così la voce è arrivata sino a Antonio Allegra, direttore commerciale della Panini, che ha chiesto pubblicamente scusa: “È vero, abbiamo fatto le nostre scuse, che peraltro estendo a tutti i romanisti. È stato un deprecabile errore tipografico e ci cospargiamo il capo di cenere, ma la Panini è fatta di essere umani, e quindi anche noi possiamo sbagliare. Adesso stiamo studiando un modo per poter dare la possibilità a chi ha già comprato l’album di cambiarlo. Roma è una piazza per noi molto calda, con tanti collezionisti, quindi ci teniamo in modo particolare“.
(calcioblog.it)
 
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Adalgiso Onesti
view post Posted on 26/12/2009, 23:52




Da emigrante fondi per nuovo stadio
Un milione di euro per realizzare impianto a Leonforte (Enna)
26 dicembre, 19:27

(ANSA) -ENNA, 26 DIC- Emigrato a Pistoia non ha dimenticato le sue radici e ha finanziato con oltre un mln di euro il nuovo stadio comunale di Leonforte (Enna).Protagonista della vicenda l'imprenditore siciliano Nuccio Bono, che domani inaugura l'impianto che rilancia una delle zone piu' degradate di Leonforte, denominata Bronx. Lo stadio e' dotato di un terreno di gioco in erba naturale, unico in provincia e tra i pochissimi in Sicilia, a disposizione di una squadra di calcio, la Leonfortese (1/a categoria).


e senza nemmeno ottenere in cambio terreni espropriati, varianti urbanistiche e centri commerciali...
 
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roberto eder
view post Posted on 27/12/2009, 09:40




E' morto Beppe Chiappella
Allenò Fiorentina e Inter
L'ex giocatore della Fiorentina tricolore nel 1955/56 aveva 85 anni ed era malato da tempo: ha allenato anche la stessa squadra viola, Napoli, Cagliari e i nerazzurri

MILANO, 26 dicembre 2009 - È morto a 85 anni, a Milano, Giuseppe Chiappella, ex giocatore della Fiorentina, con cui vinse uno scudetto nella stagione 1955-1956, della Nazionale e poi allenatore della stessa squadra viola, oltre che di Napoli, Cagliari e Inter. Nato a San Donato Milanese il 28 settembre del 1924, Chiappella era malato da tempo: è stata la Fiorentina, tramite le condoglianze espresse sul suo sito ufficiale, a dare la notizia della sua scomparsa.


fonte: LA GAZZETTA DELLO SPORT

condoglianze alla famiglia.
 
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roberto eder
view post Posted on 27/12/2009, 19:50




Lo sceicco Mansour vuole
comprare il Real Madrid
Offre un miliardo di euro

La famiglia reale di Abu Dhabi è intenzionata ad acquistare il club blanco. Ma per andare in porto l’affare dovrà seguire una strada diversa da quella a nove zeri



Madrid, 27 dicembre 2009 - Con la folle offerta di un miliardo di euro la famiglia reale di Abu Dhabi è intenzionata ad acquistare il Real Madrid. Ma per andare in porto l’affare dovrà seguire una strada diversa da quella a nove zeri pensata dagli sceicchi degli Emirati Arabi Uniti.


E’ quanto sostiene il quotidiano sportivo spagnolo ‘As’, che scuote il torpore della sosta natalizia rivelando le presunte intenzioni dello sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, già proprietario del Manchester City.


Secondo quanto riferisce ‘As’ intermediari dello sceicco avrebbero già allacciato i primi contatti con la dirigenza del club madrileno per incontrare il presidente Florentino Perez all’inizio del prossimo anno.


Secondo ‘As’ lo statuto del Real Madrid non contempla tuttavia la possibilità di una vendita, così, per aggirare il problema, lo sceicco Mansour sarebbe intenzionato ad entrare negli affari del club acquistandone tutti i debiti.


fonte: IL GIORNO

perche' avere 2 grandi club, non si potrebbe averne 1 grande e 1 piccolo da far crescere? a buon intenditor... :P e' natale, sognamo un po'!
 
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Anymore1979
view post Posted on 27/12/2009, 20:21




Un miliardo di euro...

...ù anim rù criatorio
 
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VasilijIvanovic
view post Posted on 28/12/2009, 19:46




A proposito di un miliardo di Euro...

Diritti di B, multata la Lega
"Danneggiò i consumatori"
L'Antitrust ha inflitto una sanzione di 102mila euro alla Lega Calcio perché "ha ostacolato l'acquisizione dei diritti del campionato 2007-08 limitando la trasmissione in diretta televisiva". Si tratta del minimo della "pena": improbabile un ricorso

ROMA, 28 dicembre 2009 - L'Antitrust ha multato di 102 mila euro la Lega Calcio in merito alla cessione dei diritti tv del campionato di serie B, stagione 2007-08. Come si ricorderà, quella stagione fu la successiva all'incredibile 2006-07, che vide militare in quel torneo le varie Juve, Napoli, Genoa e Bologna. Finita - causa promozioni - l'infornata di stelle, non ci si accordò per il torneo successivo: le società intendevano vendere singolarmente i diritti, la Lega opponeva l'argomentazione che si stava passando alla gestione collettiva della torta. Ai tifosi spesso non restarono alternative a una tradizionalissima radiolina.

LA MOTIVAZIONE — Di qui la sanzione, peraltro attesa. L'Antitrust ha valutato che "la Lega Calcio ha ostacolato l'acquisizione dei diritti per le gare del Campionato di Serie B 2007-08 da parte degli operatori della comunicazione, limitando fortemente la trasmissione in diretta televisiva degli incontri, a danno delle emittenti e dei consumatori".

MANO LEGGERA — Va notato che i 102 mila euro rappresentano la quota minima attribuibile da parte dell'Antitrust, pari all'1% del fatturato della realtà "incriminata". L'impressione, di conseguenza, è che la Lega potrebbe rinunciare al ricorso che la normativa prevede e che andrebbe inoltrato al Tar.

Fonte: gazzetta.it


102mila euro è una cifra ridicola, in proporzione al danno alle tifoserie e alle società. Il padrone (indegno) impunito per un'altra coltellata! Applausi... tanto la colpa è sempre degli ultrà
 
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Adalgiso Onesti
view post Posted on 28/12/2009, 23:13




e questi 102mila euro a chi vanno?
 
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roberto eder
view post Posted on 29/12/2009, 13:56





Moglie malata, Van der Sar si ferma
Portiere Manchester vuole starle vicino dopo emorragia cerebrale

Moglie malata, Van der Sar si ferma (ANSA) - LONDRA, 29 GEN - Stop a tempo indeterminato per Edwin van der Sar: vuole stare vicino alla moglie che ha subito un'emorragia cerebrale. Le condizioni di Annemarie van Kesteren - scrive oggi il Guardian - sono 'molto gravi' dopo il collasso subito lo scorso 23 dicembre: da allora la donna e' ricoverata in un ospedale di Manchester. Sposati dal maggio 2006 la coppia ha due figli, Joe e Lynn. Van der Sar, che si era appena ripreso da un problema al ginocchio, non gioca dal 21 novembre.


quando il denaro non e' tutto... in bocca al lupo!
 
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granata1983
view post Posted on 31/12/2009, 17:51




CITAZIONE (roberto eder @ 27/12/2009, 19:50)
Lo sceicco Mansour vuole
comprare il Real Madrid
Offre un miliardo di euro

un miliardo di euro?
mi sembra troppo poco.
 
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3752 replies since 23/7/2008, 10:18   35295 views
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