Non un passo indietro! |
|
| CITAZIONE (VasilijIvanovic @ 16/4/2010, 17:59) Io ho la mia idea. Questa vicenda, come giustamente spiegava l'amministratore, può insegnare qualcosa. In questi ultimi anni, almeno da dopo-Piacenza, è caduto un senso d'appartenenza e una serie di valori e identità comune che aveva contraddistinto la Curva Sud. Esisteva una linea comune, poi ognuno aveva dei modi e degli approcci diversi (nei primi anni '90 nonostante la forte passione comune esistevano dei gruppi con modi che loro stessi definivano d'elite, vedasi East Side). Ho letto già di gruppo unico e d'intitolare la Curva Sud al Siberiano. Secondo me sono due proposte una peggio dell'altra. Il gruppo unico non è garanzia di unità e di compattezza, un esempio? I milanisti, ora che hanno fatto il gruppo unico sono definitivamente affondati in fatto di passione e di mentalità perché tutto quel corredo è stato buttato via in cambio di logiche diver$e. Ci deve essere prima una struttura ed una passione forte che porti alla creazione del gruppo unico, le fusioni fredde prima o poi finiscono male. Anche l'intitolazione al Siberiano mi sembra un'operazione molto di facciata, dettata da una contingenza immediata e non da un'esigenza di definire la Curva Sud. La Curva Sud non può e non deve essere un nome, altrimenti cadiamo nell'errore di quelli che hanno fatto i manifesti per il ritorno di Ciccio Rocco in Curva. Prima si costruisca un'identità ed un senso d'appartenenza alla Curva Sud, alla Salernitana ed alla città (per esempio al nord esiste la Festa del gruppo ultrà. Tra una settimana comincia la "Festa Biancoblu" organizzata dalla Curva Nord a Brescia. Sono iniziative che creano un collante) poi si costruisca una sorta di nuovo direttivo. Composto da gente molto giovane, sui 20 anni, che come prima linea abbia dietro i trentenni che possono dare una presenza diretta in Curva e ancora più dietro quelli un po' più anziani che restano dietro le quinte. Quando ci sarà tutto questo si potrà poi ragionare sul concetto di gruppo unico e di tante altre cose ma se non ha la minima idea di come approcciarsi allo stadio, alle problematiche odierne che il mondo ultras pone (non ho sentito di una manifestazione o di un incontro sulla Tessera del Tifoso a Salerno. A malapena qualche striscione), al rapporto con la società, con la squadra, al modo di dare colore alla Curva e al rapporto con il passato (in questi anni le commemorazioni e i pensieri per le vittime del treno non si sono viste, non mi sembra che a Roma sponda Giallorossa si dimentichino dell'anniversario di De Falchi) non andiamo da nessuna parte. Neanche se la Curva la intitoliamo a Gesù
P.S. Qualcuno ha parlato di un ritorno del Vichingo, non ci sono i margini per un suo ritorno in grande stile ed in alto. La decisione di andare a San Cipriano ma soprattutto i fatti di Milano lo hanno reso un appestato. E' compromesso all'immagine di tutti Codivido tutto nei minimi particolari... tranne che non intitolare la Curva Sud a Carminuccio.
|
| |