da salernitana.org Si ripropone la rubrica del “Ci scrive”, lo spazio riservato agli ospiti, colleghi e semplici tifosi, che vogliono esprimere la propria opinione sull’argomento Salerno Calcio. Questa volta “Ci scrive” Gianluca Rosciano con una nota riguardante l’argomento del momento: il cavalluccio. “Ogni limite ha una pazienza” diceva l’ineguagliabile Totò, e qui a Salerno, ormai, di pazienza nei limiti, non ce n’è più. Come su un set cinematografico, a Salernum, i colpi di scena si susseguono a velocità esponenziale. Manco il tempo di riabilitare (parzialmente) il primo cittadino, rinsavito nella folgorazione post-fischi sulla via di San Matteo, che subito il monellaccio c’è ricascato. Oh, e dire che lo aveva pure preannunciato, dal suo salotto buono del venerdì, che ci sarebbero state delle sorprese in settimana. Ma io no, inguaribile romantico, avevo detto “nooo, non lo fa, non lo fa; non può arrivare a tanto!”…non lo fa, non lo fa…lo ha fatto. Un fratello granata mi avverte a tarda sera, e mai messaggio fu più sgradito: signori, ecco a voi il PEZZOTTO municipalizzato!!! Per i meno addentro all’uso del linguaggio nostrano, dicesi PEZZOTTO la falsificazione, la contraffazione, di un oggetto, tendente a rendere lo stesso il più simile possibile all’originale. Ma che, per i veri intenditori, di originale non ha proprio nulla. Insomma, ‘na truffa… un PEZZOTTO, appunto. Ma come si fa, signor sindaco, a pensare che un nobile cavalluccio, “appezzottato” e municipalizzato possa rimettere in pace questa fervente città? Si, municipalizzato, perché nel logo, giustamente, lei non ha mancato di inserire SALERNO (in un orrendo rettangolo blu, oltretutto), dimenticandosi, per l’ennesima volta (volutamente?) che IPPOCAMPO fa rima con SALERNITANA, e nulla più. Come si fa, signor sindaco? Mi dica come si fa ad ostentare orgoglio nell’amministrare la nostra splendida città, ed al tempo stesso pensare che la stessa sia abitata da indigeni con l’anello al naso. Come si fa, io non capisco, a pensare che un modestissimo grafico (ma chi gliel’ha consigliato, poi?) possa ridisegnare il profilo della nostra anima? Come si fa a non capire che noi il cavalluccio ce l’abbiamo nel cuore, sulla pelle, nell’anima, che non ci interessa averlo per forza sulla maglia, quanto invece ci necessita come l’aria riavere la nostra SALERNITANA GRANATA? Quanto le ci vorrà, semmai ci riuscirà, per capire che recuperare la storia GRANATA non significa deliberare in un consiglio comunale l’approvazione di un nuovo logo? Ecco qua signori cittadini, “avimm accattat ‘a pazziell ‘e criature”! Ma com’è poi tutto questo interesse per il nostro cavalluccio, deliberato in pompa magna come una variante ad un piano regolatore, quando solo qualche settimana fa per lei era solo una testa di somaro? Come mai non ha fatto disegnare un cavalluccio a dondolo, come disse nella calura estiva? E poi, quell’emittente che non va una lira, pronta come sempre a dar valore alle sue parole, a santificarla e confermare che, come lei aveva promesso giorni fa, è tornato l’ippocampo. Meno male che non avevo ancora mangiato quando hanno mandato in onda il disegno di un calciatore alla Holly e Benji style con il nuovo logo municipalizzato sul petto…BASTAAAAA!!! Giù le mani dalla SALERNITANA…si occupi di altro, delle luci d’artista, del marina d’arechi, del crescent, di piazza della libertà; tutto ciò lo fa alla grande, chi può dirle il contrario. Ma si tiri fuori, si faccia da parte come promesso, una volta e per sempre dall’argomento SALERNITANA. Lasci campo a chi di dovere; e chi di dovere si prenda la ribalta. Sigg. LOTITO&MEZZAROMA, noi siamo qui, vi stiamo aspettando. Non vi stiamo chiedendo nulla, solo di fare quello per cui siete venuti ad investire a Salerno. Non ne possiamo più di vedere terze persone che decidono, per noi e per voi, nome, colori ed ora pure un nuovo simbolo. Non ci stupiremmo se fra un po’, dopo aver battezzato per storiche le maglie blaugrana, ci cucisse sulla maglia pure qualche scudetto o una coppa del re. E l’ho capito che il primo cittadino ha un peso politico importante, che si proietta necessariamente anche nel calcio, ma quando è troppo è troppo, “ogni limite ha una pazienza”. Non ne possiamo più di ingerenze e soprusi. Saremo anche provinciali e superficiali, sicuramente esagerati nell’esasperazione di un problema che è legato pur sempre ad un gioco, ma a Salerno è così, ed è Salerno che lei governa, ed è ai salernitani che lei deve dar conto: giù le mani dalla SALERNITANA!!! Ovviamente metto in conto la possibilità di essere smentito, nel suo solito salotto buono del venerdì, dell’emittente di cui sopra. Come accaduto per la folgorazione sulle via di San Matteo, con conseguente rinsavimento post-fischi, potrebbe succedere ancora che, le feroci polemiche scatenatesi dopo la sua ennesima uscita infelice (eufemismo?), le facciano cambiare un’altra volta atteggiamento. E che si inventerebbe stavolta, quali passioni a noi sconosciute metterebbe in campo? Vabbè, questo poco mi importa, come ho già scritto, non mi interesserebbero i modi, quanto la sostanza dei fatti. E seppur le prese in giro cominciano a diventare insopportabili, sosterrei volentieri la mia rabbia di adesso se fosse propedeutico al ritorno della NOSTRA amata. E vorrei tanto tornare a parlare di calcio, di azioni e formazioni, di cori e di canzoni. Ma non me lo lasciano fare. Non ce lo lasciano fare. Non ci lasciano questo spazio, non lasciano spazio alla nostra passione, il propellente che anima il tifoso, quella cosa che ti fa esultare per un gol come se fosse sempre la finale di un mondiale; poco importa poi se sia Wembley o Casarano. A noi basta vedere 11 maglie GRANATA in mezzo al campo, poi potete anche spegnere i riflettori. E che sia chiaro, la società che adesso rappresenta la città, la squadra che adesso rappresenta la città, il Salerno calcio, non è inviso a nessuno. Anche chi ha deciso di restare fuori ne gradisce le fortune, perché noi tutti vogliamo che diventi la SALERNITANA…noi una società del genere la sognavamo da sempre. E fatecela godere, diamine. Che l’obiettivo sia unico e condiviso: riappropriazione della nostra storia, della nostra vita. Non rappresentazioni comunali di loghi “appezzottati”. E, soprattutto, sigg. LOTITO&MEZZAROMA, che a guidare siate voi, in toto. Via ingerenze politicizzate. Domenica, sig.Mezzaroma, io le ho sentito dire che avete a cuore il recupero del marchio, e che state seguendo la situazione. Io le do credito, io le credo, le voglio credere. E aspetto, buono e fiducioso. Ma ci liberi, la prego, da questi squallidi teatrini da terza categoria, altro che serie D. Poi si può sempre decidere se vivere “pezzotti e contenti”, o liberi e fieri di un’identità incancellabile. Noi siamo ancora qua, sempre innamorati, sempre più incazzati!!! Gianluca Rosciano
Edited by Non un passo indietro! - 7/10/2011, 12:34
|