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| “Operazione Cuore Granata”, un tifoso si chiede: “Che fine hanno fatto quei soldi?” Correva lo scorso mese di aprile, la giovane Salernitana di Breda vinceva e convinceva, coinvolgendo con impegno e serietà l’intera piazza, come da tempo non capitava, ciò nonostante Fava e compagni non percepissero gli emolumenti da tempo immemore. Come ricorderete, il Centro di Coordinamento Salernitana Club ideò una sorta di raccolta fondi tra i tifosi al fine di sostenere anche economicamente i calciatori granata, sebbene gli stessi avessero invitato gli organizzatori a desistere:“Stanno già soffrendo tanto, quello che ci stanno dando vale molto per noi”, dichiarò all’epoca il capitano Fava; “non spetta a loro pagarci, possiamo chiedere ai tifosi solamente il loro sostegno fino all’ultima partita” aggiunse con riconoscenza Accursi. Il CCSC era convinto di poter raggiungere una cifra importante, tale da poter garantire la copertura di qualche mensilità almeno ai calciatori più giovani che si trovavano ad affrontare una serie di difficoltà nel quotidiano. Tuttavia la raccolta fondi non riscosse il successo sperato, dal momento che furono racimolati poco meno di mille euro, cifra irrisoria che spinse il Centro di Coordinamento a non effettuare alcun bonifico per i giocatori ed a ritornare mestamente sui propri passi. Che fine hanno fatto quei soldi, frutto della generosità e della buona fede di pochi tifosi? Sono stati effettivamente recapitati ai tesserati della scorsa stagione o hanno preso “strade” differenti? Se lo chiede uno dei sottoscrittori dell’ “Operazione Cuore Granata”, Alessandro Guerrasio, in una lettera aperta inviata agli organi di stampa che di seguito riportiamo integralmente: “Egr. Sig. Santoro Riccardo, Presidente del CCSC, Le scrivo queste poche righe per rappresentarle il mio disappunto. Vengo al dunque: nel mese di Aprile u.s prendevo atto con soddisfazione dell’iniziativa da lei lanciata e denominata ‘Operazione Cuore Granata’ e spinto dalla passione che nutrivo e nutro nei confronti della beneamata, in data 13.04.2011 effettuavo il versamento della somma di €20,00 oltre le spese di commisisone a mezzo bonifico bancario sul C\C indicato dal CCSC (CRO 00004963905). Il sottoscritto, concordemente con quanto da Lei scritto nel comunicato n° 14 anno 2010-2011 dl CCSC, intendeva, con questo piccolo gesto ‘dare una mano in termini economici ai calciatori granata per il loro comportamento esemplare, dimostrando sul campo di gioco ed a tutta la tifoseria il loro attaccamento alla maglia granata’. Nostante sia trascorso il termine di 30 giorni (da Lei qualificato come ‘termine ultimo a partire dal 4 Aprile 2011′), ad oggi non mi è stato possibile apprendere se il mio versamento (alla pari degli altri) sia stato utilizzato e soprattutto se sia stato utilizzato conformemente a quanto dichiarato al momento del lancio dell’inziativa (essendo stato quello specifico scopo l’unico motivo che mi indiceva ad effetturare il detto versamento). Mi auguro che Lei o chiunque altro possa far chiarezza. Cordiali saluti”. Contattato telefonicamente dalla nostra redazione, lo stesso Riccardo Santoro ha provato a fare chiarezza sulla vicenda: “La situazione è sotto controllo, stiamo già restituendo i soldi ai tifosi che aderirono alla nostra iniziativa, abbiamo già effettuato alcuni bonifici, nei prossimi giorni provvederemo a ridare a tutti quanto spetta loro di diritto. I tifosi stiano tranquilli, chiunque voglia avere maggiori delucidazioni può contattarmi in qualsiasi momento”. Verrebbe da chiedersi in che modo ciò sia stato e sarà possibile senza contattare i legittimi destinatari affinché forniscano indicazioni su come ricevere tali cifre. Parole, quelle di Santoro, che rassicurano solo in parte coloro che hanno contribuito economicamente alla sottoscrizione e che pretendono giustamente di vederci chiaro su un’iniziativa nata male e proseguita ancora peggio. www.solosalerno.it
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